Le prime Colonie Libere furono fondate alla fine degli anni ‘20 da antifascisti che fuggivano il regime di Mussolini o che si trovavavno già in Svizzera. La scelta di essere Libere era un chiaro atto politico di opposizione a uno stato dittatoriale che voleva controllare i suoi cittadini anche all’estero e che finanziava le associazioni di emigranti a condizione che i loro capi fossero fedeli o, quantomeno, sottomessi. Fu in seguito alla caduta del fascismo nel luglio 1943, con l’inizio della lotta armata per liberare l’Italia dal fascismo e dall’occupazione tedesca, che divenne evidente la necessità di una migliore organizzazione. La Federazione delle colonie libere italiane fu così fondata ad Olten, il 21 novembre 1943, dalle colonie libere di Ginevra, Basilea, Zurigo, Lugano, Losanna, Sciaffusa, San Gallo, Kreuzlingen, Arbon e Grenchen. L’obiettivo era di organizzare meglio il coordinamento dell’attività antifascista in Svizzera, sostenere efficacemente la resistenza in Italia e l’accoglienza dei rifugiati che stavano arrivando in gran numero.